Proroga Porti d’Arma

Stato d’emergenza prorogato: che succede al porto d’armi in scadenza?

Di  ArmiMagazine.it   -23 Luglio 2021

Il governo ha esteso lo stato d’emergenza fino al 31 dicembre: automatica la proroga del porto d’armi in scadenza.

Ufficializzato a gennaio e richiamato ad aprile, quello che fu definito termine mobile torna utile di nuovo: visto che il governo ha prorogato lo stato d’emergenza, la validità del porto d’armi in scadenza tra il 31 gennaio 2020 e il 31 dicembre 2021 sarà estesa fino al 31 marzo 2022. La legge amplia infatti automaticamente la durata delle licenze, rendendole valide fino a novanta giorni dopo quello in cui cesserà lo stato d’emergenza. Conviene comunque attivarsi per rinnovare la licenza il prima possibile, così da evitare il probabile imbuto negli uffici.

Emergenza prorogata al 31 dicembre: quando scadono i porti d’arma?

Di  Ruggero Pettinelli  23 Luglio 2021

Nella riunione del consiglio dei ministri di ieri sera, presieduto dal premier Mario Draghi, è stato messo a punto un nuovo decreto legge con misure anti-covid, tra le quali la proroga dello stato di emergenza al 31 dicembre 2021, proposta dallo stesso Draghi e dal ministro della Salute Roberto Speranza.

Come è ormai noto, in sede di conversione in legge dei decreti emanati nella primavera del 2020, cioè nella fase iniziale dell’emergenza, è stato disposto che le autorizzazioni di polizia scadute a partire dal 31 gennaio 2020 siano automaticamente prorogate nella loro validità fino ai 90 giorni successivi alla cessazione dello stato di emergenza. Ne consegue che, se lo stato di emergenza è prorogato fino al 31 dicembre 2021, non essendo il 2022 un anno bisestile, la validità dei titoli scaduti è prorogata fino al 31 marzo.

Il consiglio di Armi e Tiro è, comunque, di procedere al rinnovo dei porti d’arma scaduti ogni volta che ciò sia possibile (con particolare riferimento alla possibilità di prenotare e svolgere le visite mediche in questa peculiare congiuntura), senza attendere l’ultimo giorno utile di validità, per evitare che alla cessazione dello stato di emergenza si verifichi un ingorgo di pratiche presso gli uffici delle questure e prefetture, con conseguente allungamento dei tempi per il rilascio del nuovo documento.

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