I cacciatori agli animalisti: “Facciamo assieme i censimenti”

Articolo pubblicato su “Il Gazzettino” del 22 luglio 2020.

Il caso

Belluno – Dopo l’esposto presentato in procura dagli animalisti, il presidente provinciale dei cacciatori bellunesi Sandro Pelli invita chi protesta a presentarsi e a censire la fauna selvatica insieme ai cacciatori.

Mano tesa

La questione riguarda il calendario venatorio della provincia di Belluno, presentato la scorsa settimana e in particolare il piano di abbattimento di 3.234 cervi, il 20% in più dello scorso anno. Si comincia il 16 agosto, Un piano che viene giustificato da una presenza massiccia di ungulati che, in alcune zone, ha già danneggiato irrimediabilmente il sottobosco. “Ho ricevuto mandato da diversi cacciatori di intervenire sull’argomento – fa sapere Sandro Pelli – Da quello che leggo mi pare ci sia tanta ignoranza da parte di chi protesta sul calendario venatorio della Provincia. Ci contestano i censimenti – prosegue Pelli – ma vengono eseguiti dai cacciatori insieme a guardi provinciali o senza. Non abbiamo mai detto di no agli ambientalisti: che vengano insieme a noi – spiega -. Sarebbe Un piacere: si renderebbero conto della situazione. Se fotografiamo la realtà si registra una media di un ungulato al giorno che viene investito da un’auto in provincia”. E poi c’è l’aspetto legato all’agricoltura. “Il mondo agricolo ha le colture distrutte dai cervi e dai cinghiali. Dati, questi, che sono tra l’altro avvalorati dall’Ispra”. l’ente di riferimento per la gestione faunistica.

L’agricoltura

Il presidente dei cacciatori difende il presidente della provincia Roberto Padrin, denunciato dagli ambientalisti “viene attaccato in modo becero da persone che probabilmente non conoscono le problematiche sino in fondo, Ci sono costi proibitivi per catturare le bestie e rilasciarle in altri territori e la cattura comporta una mortalità del 60%”. Michele Nenz, di Coldiretti, sottolinea che “cervi e cinghiali sono presenze ormai nefaste per gli agricoltori bellunesi. Per questo Coldiretti Belluno condivide il piano venatorio della provincia, avvallato dall’Ispra”. Nel mirino delle associazioni ambientaliste c’è il piano di abbattimento che prevede l’uccisione anche di cerve e piccoli. Il presidente nazionale dell’Aidaa, Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente, Lorenzo Croce, ha firmato un esposto in cui chiede che si verifichino i presupposti della liceità del piano in questione. Anche la LAV è intervenuta sull’argomento parlando di una “vera e propria carneficina pianificata in ogni dettaglio dalla Provincia a esclusivo beneficio del sanguinario passatempo dei cacciatori” spiega la responsabile bellunese Kelly Callegher. La LAV ha anche chiesto la sostituzione del consigliere delegato Franco De Bon.

[Fe.Fa.]

Comments are closed.